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Corso Venezia: Liberty e Neoclassicismo - Confcommercio Milano: il restauro di Palazzo Castiglioni e Palazzo Bovara valore aggiunto di arte e bellezza per la città

Con il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli

15/03/24 - 

Domani sabato 16 e domenica 17 marzo weekend di visite gratuite ai palazzi

Con l’evento “Confcommercio per Milano: dal Neoclassicismo al Liberty” in Confcommercio Milano è stata presentata oggi la conclusione dei lavori di restauro conservativo delle facciate di Palazzo Castiglioni in corso Venezia 47 (la sede della Confcommercio milanese) e dell’attiguo Palazzo Bovara in corso Venezia 51 (sede del Circolo del Commercio di Confcommercio Milano).
L’importante restauro, effettuato con le tecniche più avanzate e condividendo le scelte dell’iter progettuale con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città metropolitana di Milano, è stato finalizzato al rallentamento dei fenomeni di degrado e alla conservazione dei materiali originari e costitutivi dei due palazzi storici che vengono così valorizzati da Confcommercio Milano per la città.
All’evento in Confcommercio Milano, con il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, sono intervenuti il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, Emanuela Carpani, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città metropolitana di Milano, Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano. Ha illustrato i lavori effettuati l’architetto Cristina Sironi dello Studio Restauri Formica (l’impresa che eseguito gli interventi).
Attraverso il restauro - compiuto tra il giugno 2022 e la fine del 2023 con 598 giorni totali di cantiere ed una squadra giovane (età media 30 anni) e al 70% femminile di 15 laureati in restauro presso l’Accademia delle belle arti di Brera - Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, l’organizzazione di rappresentanza del terziario, ha voluto aggiungere un nuovo tassello nell’opera di preservazione degli edifici (Palazzo Castiglioni, uno dei simboli dell’architettura Liberty e Palazzo Bovara, esempio di architettura neoclassica, in epoca napoleonica sede dell’ambasciata di Francia).


Con il restauro dei Palazzi Castiglioni e Bovara vengono restituiti alla città due gioielli architettonici che fanno parte della storia e dell’attualità di Milano – afferma Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio - E sono attuali perché rappresentano bene il valore dell'arte e della cultura che si trasmette nel tempo grazie alla presenza della nostra realtà associativa imprenditoriale, e per questo diventano monumenti vivi che guardano al futuro”.

Weekend di visite guidate ai palazzi Bovara e Castiglioni
Domani sabato 16 e domenica 17 marzo, Confcommercio Milano (con le guide turistiche di ConfGuide GITEC) organizza visite guidate gratuite aperte alla città (con registrazione a questo link) dei Palazzi Castiglioni e Bovara.

I lavori effettuati

LIBERTY - Palazzo Castiglioni - sede di Confcommercio Milano, corso Venezia 47
Palazzo Castiglioni (corso Venezia 47), oggi sede di Confcommercio Milano, era stato commissionato dal facoltoso ingegnere Ermenegildo Castiglioni all’architetto Giuseppe Sommaruga (Milano, 1867 - 1917), come residenza familiare. Edificato tra il 1901 e il 1904, è uno dei simboli dell’architettura Liberty.
Le due figure femminili allegoriche che accostavano il portone di ingresso, opera dello scultore Ernesto Bazzaro, furono spostate in villa Romeo Faccanoni nel 1903, dopo l'inaugurazione della facciata, a seguito delle polemiche seguite per le ostentate nudità, e sostituite da un portale in marmo scolpito a motivi naturalistici.
Alcuni fenomeni di usura delle superfici lapidee che si riscontravano sulla facciata in ceppo d’Adda hanno motivato l’avvio dei lavori di restauro conservativo finalizzati al rallentamento di questi fenomeni e alla conservazione dei materiali originari e costitutivi. Particolare attenzione è stata messa in campo per la conservazione del ceppo, dove erano evidenti fenomeni di disgregazione superficiale, microfratturazioni, a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici e all’inquinamento ambientale che avevano reso la pietra friabile e altamente porosa. Sia nella pulitura della facciata sia per il consolidamento, si è operato avvalendosi di nanotecnologie di nuova generazione e utilizzando specifici prodotti, sulla base dello stato di degrado del materiale. L’intervento di restauro ha riguardato anche la gronda in lega di rame decorata a motivi floreali e da api, elemento di rilevante valenza decorativa. La facciata verso il giardino, dove assume grande importanza architettonica la veranda, era fortemente interessata dai depositi concrezionati e dalla presenza di patina biologica, responsabile dell’annerimento delle superfici in cemento e mattoni. Grande cura per la fase di pulitura, il cui obiettivo era quello di conservare le superfici originarie con la loro patina e le tracce delle finiture rinvenute. Importante anche la fase di consolidamento e messa in sicurezza dei cementi, restaurati con l’integrazione di alcuni particolari floreali mancanti o incompleti, eseguiti in cemento naturale su calco dagli originari. I ferri battuti, ossidati e verniciati di colore grigio chiaro, sono stati accuratamente puliti, “passivati” e finiti con tinta di colore scuro, sulla base delle immagini fotografiche d’epoca e dei ferri dello scalone interno del palazzo.
L’edificio esistente su via Marina, originariamente scuderia di Palazzo Castiglioni, e l’attiguo cancello carraio con quattro cancelletti pedonali in ferro battuto, furono ultimati nel 1901. Le superfici dell’edificio e i pilastri, in particolare su via Marina, erano coperti da spessi depositi superficiali, croste nere e dilavamenti. Considerevole anche il degrado biologico. La scelta è stata quella di procedere con velature pittoriche delle superfici, senza volontà di ripristino filologico di uno stato pregresso, ma con la finalità di armonizzare esteticamente i due complessi architettonici, nel rispetto delle diverse storie costruttive. Un accurato lavoro di restauro è stato condotto sui monumentali cancelli in ferro, attraverso la pulitura delle superfici e le opere di riparazione dei decori vegetali. I ferri battuti furono realizzati dalle ditte Magnoni e Fratelli Ghianda, su probabile progetto del Sommaruga, che disegnava personalmente tutti i particolari decorativi dei suoi edifici.

NEOCLASSICISMO - Palazzo Bovara – sede del Circolo del Commercio di Confcommercio Milano, corso Venezia 51
Il Palazzo Bovara (corso Venezia 51) fu ultimato nel 1787, su progetto dell’architetto ticinese Carlo Felice Soave (1749-1803). Dal periodo della Repubblica Cisalpina (1797-1799) alla dominazione francese con il Regno d’Italia (1805-1814), il palazzo divenne sede dell’Ambasciata di Francia. Nel 1800, Palazzo Bovara è stato, tra l’altro, residenza di Stendhal.
Il prospetto a tre ordini, composto da una zoccolatura in granito rosa di Baveno, elementi architettonici e cornici in pietra di Angera e facciata in intonaco, ricalca un modello arcaico riferibile gli schemi proposti dalla trattatistica cinquecentesca.
La pietra di Angera, all’inizio dei lavori di restauro, era celata da uno strato pittorico ocra a legante sintetico che alterava profondamente la percezione del materiale lapideo. Sono state eseguite opere di pre-consolidamento e successive puliture, cui sono seguiti più cicli di consolidamento con nanotecnologie. Le ricostruzioni in cemento sono state assottigliate e stuccate con maltine di colore e granulometria simili alla pietra. Gli intonaci di facciata, risalenti agli anni Novanta del Novecento, sono stati puliti, consolidati e trattati con una stesura pittorica a velatura di calce.
Internamente, le situazioni di degrado più avanzato riguardavano in particolare le statue e i vasi di coronamento del terrazzo sul cortile, in pietra arenaria, e i pilastri in pietra d’Angera. Le opere di pulitura, consolidamento e stuccatura delle pietre sono state condotte con le metodologie più aggiornate, con nano calci. Le tinte dei prospetti interni verso il cortile hanno permesso di armonizzare il cortile interno con la facciata principale del palazzo su corso Venezia.

Milano, 15 marzo 2024

Ufficio stampa Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza 027750222 relazioni.esterne@unione.milano.it


Allegati:
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